Eccoli qua, 6° e ultimo capitolo!!
Più lunghi di quanto pensassi O.O"
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Jack: a occhi chiusi verso la morte in caduta libera…
Dopo cinque minuti che stava ancora a occhi chiusi in attesa che avvenisse l’impatto, si decise finalmente ad aprirli, e si accorse che la sua caduta si era arrestate a pochi centimetri dal terreno.
Si appoggiò con le mani, fino a mettersi in equilibrio con i piedi.
Era un posto tetro, quasi spettrale, con dei condor che covavano le loro uova su dei rami spaventosi bianchi.
Jack, un po’ turbato da quel luogo, cominciò a camminare un po’… e dopo qualche minuto di vagabondare in quel luogo dimenticato da Dio, riuscì a sentire uno scrosciare d’acqua.
Cercò di raggiungerlo, correndo come un forsennato con il Graal già tra le mani.
E quando arrivò ebbe un grossa sorpresa.
La Fonte, che sembrava più una piscina, doveva aver attutito la caduta qualche tempo fa a una gabbia circolare proveniente dall’alto, e in questa, rompendosi, morì tutti i prigionieri all’interno, facendo dei loro cadaveri cibo per i condor… tranne uno, che finì nella Fonte.
”Jack Sparrow” disse il tizio “Non credevo ti avrei mai più rivisto…Anzi, a essere sincero, non credevo avrei mai più rivisto nessuno!”
”Leech… Quella è la fonte, vero?”
”Questa? Certo! Basti pensare che sono caduto in questa vasca, e il solo impatto con l’acqua mi ha tenuto in vita per 10 anni!”
”PERFETTO!” disse Jack euforico, immergendo il Graal nell’Aqua.
”la stai cercando per conto tuo, o ci sono anche altre persone che devono berla?” chiese Lecch
Jack lo guardò confuso “Teoricamente c’è tuta una ciurma… perché?”
”Perché l’Aqua de Vida può essere contenuta solo dal Graal… se vuoi che anche loro la bevano, devi portare il Graal da loro pieno!”
”Pieno? Ma non ci riuscirò mai!”
”Ci riuscirai… L’Aqua de Vida, cosi come il Sangue di Cristo anni fa, non è una comune bevanda; il Santo Graal lo si può considerare il suo unico bicchiere, ergo non uscirà di li finché non sarà al contatto con le labbra di un uomo.”
”…Leech, cos’è che ti tiene in vita?” chiese Jack
”Quest’acqua. Se ne uscissi, morirei!”
Jack lo tirò fuori, e si sbrigò a immergergli la faccia nella vasca, per fargli bere quanta più acqua possibile.
mentre beveva (quasi affogava) le ferita alle sua gambe si rimarginavano da sole… e quando Jack capì che si poteva tirarlo fuori, gli disse calorosamente “Bentornato a bordo, figliuolo!”
”…Jack…” chiese Leech “Perché mi hai?”
”Tu hai aiutato me, e io aiuto te! Comprendi?”
”Direi di si” rispose Leech, sorridendo.
”Bene. Ora dimmi… Dopo esserti ‘tuffato’, e aver appreso ogni conoscenza, che ne dici di indicarmi la via per tornare più in fretta possibile sulla Perla?”
La battaglia tra le due navi infuriava.
I due capitani si affrontavano sul ponte dell’Olandese Volante.
Fendente-parata, parata-contrattacco… ”PERCHE’?” chiese Barbossa “PERCHE’ STAI FACENDO CIO’?”
”E’ NEI MIEI DOVERI!” rispose il Capitano Will
”DOVERI? NON ERA L’UNICO DOVERE DEL CAPITANO DELL’OLANDESE SCORTARE LE ANIME FINO AI CONFINI DEL MONDO?”
”QUESTO, SI… E…“ Will sembrò titubante su questo ultimo punto, che pareva essere il motivo per cui aveva attaccato la Perla.
“COSA ALTRO C’E’ ANCORA?” chiese infine Barbossa, allo stremo della pazienza.
”E’ ANCHE DOVERE DEL CAPITANO DELL’OLANDESE PROTEGGERE LA DEA DEL MARE, CALYPSO!”
”Proteggere…” Anche in questo caso, barbossa cadde dalle nuvole “la deaAAAAAAARGGH!!”
Da dietro, Sputafuoco Bill l’aveva accoltellato.
”Papà… Ma cosa?” chiese Will
”Ho dovuto… Era l’unico modo per farti tornare a casa entro 4 giorni.”
”MA QUANDO HO DETTO VINCERE IN FRETTA NON INTENDEVO UCCIDERE I MIEI AMICI!”
“Ma infatti io non l’ho ucciso.” fece notare il vecchio Turner, che nel petto di Hector s’era formato una cavità più che una ferita d’arma da taglio.
“…Non vorrai…?” chiese Will… il padre nel frattempo si era inginocchiato sul moribondo, e immergendo la sua mano nel sangue gli prese il cuore, evitandogli la morte.
”UGH! Co-Cosa… è su” chiese un Barbossa esanime, a terra.
”Non parlare… Starai meglio.” gli rispose Will
”Cosa mi hai fatto?!?” chiese ancora Barbossa
Will restò in silenzio… la risposta gli arrivò da dietro, da Sputafuoco “Ti ho cavato il cuore.”
”Tu… saresti dovuto morire 21 anni fa, quando ti gettai in mare legato a un cannone.”
”Presi anch’io uno dei medaglioni, ricordi? ...Non potevo morire… Mi ha salvato Davy Jones, che mi fatto diventare parte della nave.”
“Quindi… posso toccare terra per 10 anni… dov’è il mio cuore?” Sputafuoco gle lo mostrò, mentre stava per terra, che ancora batteva.
Barbossa ormai era veramente furibondo, e attaccò Sputafuoco Bill con la sua lama “MUORI LURIDO NON-MORTOOO!”
”Cosa fai, feeermo!” Jack era arrivato assieme a Leech, con la sua lama bloccò il colpo.
”Proprio ora che ho trovato l’acqua, tu firmi il tuo contratto di morte?”
”Io ora sono già immortale! Non ho più il cuore!” fece notare Barbossa, con sbruffoneria
”Farebbe prima lui a raggiungere il tuo cuore e a pugnalarlo che tu a uccidere lui.”
”Leech?” chiese Will, notando il compagno di Jack
”Salve!”
”Non saresti dovuto morire dieci anni fa?”
”…Sono caduto nella fonte! Caso strano, eh?” rispose lui, ridendo.
”Molto…”
”Allora, cosa aspettiamo?!?” disse infine Jack con tono euforico, per spezzare quel clima di dubbi e di guerra.
”Prendiamo un po’ di rum, versiamolo in questa brodaglia e gustiamocela tutti insieme!”
”NOOO! QUEL’AQUA E’ SOLO MIA!” continuò Barbossa, provando a dare un altro fendente verso Jack, che però evitò.
”Non avevamo un accordo?”
”ME NE FREGO!” disse, sguainando un altro colpo… stavolta parato.
”Stammi bene a sentire, Hector. Mi hai già gabbato 3 volte. Ma ora non puoi più farlo… Ora io sono il tuo re.
Sono il Capitano Re Jack Sparrow. Prova a fare una qualunque azione fuori luogo, e in pochi giorni ti ritroverai con tutti i pirati di questo mondo alle calcagna.”
”Me ne frego! Ora che non ho un cuore non ho un cuore non devo fare ciò che mi dici tu, stupido mozzo!” rispose lui, e con la mano sfilò il Graal dalle mani di Jack, portandolo in volo verso di lui… ma Leech sera più veloce, e con la mano deviò il volo del calice e finì tra le mani di Sputafuoco.
“Io sono solo al primo stadio dell’immortalità… e se non posso averla completamente, nessun altro potrà!” disse Barbossa, ormai completamente fuori di senno… e si lanciò a spada sguainata su di Sputafuoco, che lanciò il Graal al suo figlio Will, che lo prese… ma barbossa ormai non poteva più fermarsi, e trafisse Bill Turner.
“PAPA’!” un ultimo disperato grido di Will Turner, sperando che quanto stesse succedendo non era vero…
poi Barbossa si girò “Io non avevo nulla di personale contro tuo padre… ma ho tutto contro chi sta per diventare immortali.” Dissee si fiondò sempre a spada sguainata verso Will.
Jack lo bloccò da dietro “Hector! Calmati!”
”NON CHE NON MI CALMO, AVANZO DI UNO SPUTO!”
”WILL! BEVI L’AQUA!” gridò Leech! “BEVILA!”
”Ma…” Will non riusciva a togliersi di dosso l’idea di suo padre: avrebbe potuto raggiungerlo e curarlo, ma Barbossa lo impediva… “William…” le ultime parole di Bill ‘sputafuoco’ Turner,una leggenda tra i pirati di un ventennio fa, ora dedito nella sua ultima preghiera “fa… come ti dice… Leech.”
Spirò. E se ne andò.
”Era un bravo uomo.” Commentò Jack
“E tu l’hai ucciso” continuò Will… “E NON TI PERDONERO’ MAI PER QUESTOOO!” si lanciò su Barbossa a velocità spropositata, e cominciarono nuovamente a duellare… Fendente-parata, parata-contrattacco…
E infine, Will mise a terra Hector.
“Pare che il novellino sia cresciuto, Mastro Turner!” disse sempre Barbossa, mentre squadrava dal basso verso l’alto il Capitano dell’Olandese Volante.
”Già, Capitan Hector… e ora, come un figlio qualunque di un grande pirata e non come capitano di questa nave… io esaudirò le ultime volontà di mio padre!” disse per concludere… attaccò il Santo Graal alle sue labbra, e fece una lunga sorsata.
Port RoyalUn bambino stava tranquillamente gicando sulla spiaggia, seguito dalla sua badante.
”Jessy, sei sicura che mamma tornerà oggi?”
”Si, piccolo With. Te l’ho già detto 3 volte.”
Il bambino, che non poteva avere più di 10, o 9 anni.
Era un po’ alto per la sua età, con occhi color mandorla e capelli castani.
Scrutava l’orizzonte, con aria impaziente… e dopo pochi minuti di interminabile attesa, prese a correre per la spiaggia, vedendo una nave a lui familiare, a tutto il porto familiare.
Era la Douglas.
Il bimbo prese a cantare “Yo ho, yo ho, a pirate's life for me.
We're beggars and blighters, ne'er-do-well cads…”
”Drink up” finì una voce femminile… “me 'earties, yo ho”
Una donna scese dal vascello e corsead abbracciare il bambino.
”MAMMA! MAMMA!” il bambino gli corse intorno, impaziente di poterla riabbracciare
”Weatherby!” Elizabeth, da poco tornata a Port Royal, ricevette subito il caloroso benvenuto di suo figlio.
Tornarono a casa.
”Mamma, ma quando viene papà?”
”Presto, piccolo With… presto!”
Il fatidico giorno, da lei atteso da ormai dieci lunghi anni sarebbe arrivato da li a quattro giorni…
Andò un secondo di sopra, dove, spinta dalla nostalgia del marito, controllò il forziere dove era custodito il cuore di Will Turner.
Ma quando le prese dal suo nascondiglio… il forziere era completamente crepato!
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Mealstrom (il mulinello creato dall’Olandese Voltante)Una lunga Sorsata.
La cicatrice sul suo petto aveva già cominciato a rimarginarsi, circondata da una luce grigiastra.
THUM THUM
THUM THUMLo sentiva dentro di sé, ora…
L’Aqua de Vida era riuscito a farlo rientrare in possesso del suo cuore… era tornato un comune umano…
Will se ne stava fermo immobile con la mano sul petto… non sentiva quel calore da dieci anni, oramai.
Poi, come svegliatosi da una specie di trance, si girò verso la battaglia.
E richiamò i suoi uomini.
”Cosa fai?” chiese Barbossa “Ti arrendi?”
”…No… Io non sono più il capitano di questa nave ora…”
”Ma i tuoi uomini ancora non lo sanno!”
”…l’Olandese ha bisogno di un capitano… e tu non hai già più il cuore… per questo non posso ucciderti!”
“Mi stai risparmiando per… diventare capitano di questa ciurma di…di… di CIALTRONI?!? MAI!”
Barbossa si rialzò di colpo, dando un forte pugno in viso a Will.
La forza del colpo squilibrò il prode Turner, che nel cercando di riacquistarlo, perse di mano il Graal.
Finì nel Mealstorm…
e non riuscì a resistere alla pressione dell’acqua.
Si ruppe, andò in mille pezzi.
L’Aqua de Vida si sparse tra la normale acqua del oceano.
E Calypso, confinata nel Santo Graal, dopo la sua distruzione nel Mealstorm, che esso rappresentava il passaggio tra il mondo dei vivi e quello delle an9ime… beh, lei finì imprigionata come 10 anni or sono nelle profondità più oscure del cuore del Capitano dell’Olandese Volante… nel cuore de Hector Barbossa.
“L’ACQUA PER L’ETERNA GIOVINEZZAAAAAAAAA!!” urlò Jack! “WIIIILL! TI AMMAZZOOOOO!” e poi si gettò sul suo collo.
No.
Will estrasse un coltello, un coltello che lui teneva molto caro a sé… lo stesso coltello che Jack usò dieci anni prima per trafiggere il cuore di Davy Jones.
E prima che fosse Jack Sparrow ad ucciderlo, Will lo trafisse prima allo stomaco con quel coltello.
Poi disse a Leech di andare nella sua cabina.
Avrebbe trovato, in un angolo, qualche forziere.
Avrebbe dovuto prenderne uno.
Quando poi tornò, prese il cuore di Barbossa, e ce lo rinchiuse dentro, consegnadogli il tutto.
”Tieni” disse Will “ora sei tu il capitano di questa nave.”
Barbossa pareva contrariato ma allo stesso tempo non sembrava poter fuggire…
Prese il forziere… e fece per andarsene nella cabina del capitano, ma prima di sbattere la porta, disse “Prendete quella mezza sega e curatelo…” indicando Jack “…non voglio moribondi sulla mia nave!”
“UAAH!”
Si svegliò di soprassalto, dopo molte ora di intensa dormita.
Jack Saprrow, il Re dei Pirati, riprese i sensi dopo 3 giorni di cure.
Accanto a se vide Gibbs, crollato dal sonno mentre era intento a curarlo.
Uscì fuori da quella cabina cercando di non fare troppo rumore.
Si trovava sulla Perla Nera, e fuori, sul ponte, c’era nebbia… ma si poteva comunque intravedere, al loro fianco, la sagoma di un’altra nave… l’Olandese.
“JACK! TI SEI SVEGLIATO!” Will era sulla Perla.
”Come mai non sei sull’Olandese?” chiese Jack, indicandola tra la nebbia.
”Ora non sono più il capitano, Jack! Qualcun’ altro lo è al posto mio!”
”Qualcun’ altro… che ha perso il cuore… non dirmi che Hector”
”E invece si… Dopo che il Graal è andato distrutto, e con esso l’Aqua, ha guardato in faccia alla realtà… E ha accettato di diventare il capitano dell’Olandese.”
Immagino però, che ora sia un po’ giù di morale.” Chiese Jack, mentre gustava un po’ del suo amato rum
”Lo devi conoscere proprio bene… Da tre giorni non si è mosso dalla sua cabina.”
”…Aspetta… Hai detto 3 giorni… vuoi dire che domani?”
”SI, JACK; SI! DOMANI RIVEDRO’ FINALMENTE ELIZABETH DOPO 10 ANNI!”
”E’ arrivato il grande giorno, dunque…” una voce dietro di loro parlò; si girarono “Sarò franco con lei Mastro Turner… se ho accettato di scortarla fino a Port Royal è solo perché oramai ci conosciamo bene! Niente di più.”
”Si, va benissimo Capitan barbossa!”
E detto questo, Hector, si rintanò nuovamente nella sua cabina.
E finalmente, arriva il grande giorno…
“L’ho trovai anni or sono nella Fonte della Giovinezza” Leech stava parlando a Jack “Lo preso e sempre custodito gelosamente… anche se senza un motivo preciso.”
”E perché lo dai a me?”
”Beh…’Tu aiuti me, e io aiuto te’ ricordi?”
”Si” rispose jack, prendendo un pergamena in mano “ma tu mi hai già aiutato!”
”…Sinceramente, non credo che quello che ho già fatto per te basterà mai a ricompensarti, visto quanto hai fatto tu per me…”
”Ed è per questo che saresti molto lieto se io accettassi questa pergamena, vero?”
”Esatto! Per me non ha alcun valore, come semplice pirata… ma per te, che sei il capitano, potrebbe valere, essendo un tesoro di inestimabile valore… e dato che ora faccio parte della tua ciurma, dovrei per forza venire dietro con te, o sbaglio?”
”Adesso ho capito perché me la vuoi dare… Non vuoi solo ripagare il tuo debito, ma vuoi anche raggiungere questo tesoro… maledetto cagaca**o!”
”Basta con quei linguaggi, voi due lassù!” Will li richiamò
”Che ne dice, capitano… lo andiamo a salutare?” chiese Leech.
”NAAAH!” e dopo questa risposta scherzosa di Jack, i due si alzarono, per andare a dare l’addio a Will Turner.
”Sono arrivato.” Disse lui.
”Già… Stammi bene” disse jack, mentre gli altri lo salutavano.
Poi Will prese una scialuppa, e si preparò a raggiungere terra.
EpilogoElizabeth stava arrivando al luogo prefissato da lei e Will per l’incontro, la parte posteriore dell’isola di Port Royal.
Stava arrivando sulla spiaggia, preceduta da suo figlio Weatherby.
”Non correre, potresti farti male!” lo riprendeva lei, ma l’emozione di vedere suo padre era grande, talmente grande che se non fosse stata adulta, anche Elizabeth avrebbe corso; dopotutto, era ancora in ansia di Will, dopo aver visto il forziere del suo cuore crepato e cadente a pezzi –Se oggi non viene- pensò –lo andrò a cercare, con Weatherby e Jack!-.
Poi, madre e figlio cominciarono a cantare insieme“Yo ho, yo ho, a pirate's life for me.
We're beggars and blighters, ne'er-do-well cads…
Drink up, me 'earties, yo ho”
Quando finirono, finalmente accadde.
Un lampo verde.
E poi, lo videro arrivare. Finalmente
Era lì, su una scialuppa, in equilibrio su un ramo dell’albero. Lizze tirò un sospirò Weatherby gioì.
Will la guardava… per poi notare quel bimbetto al suo fianco…
Da lì a pochi minuti si sarebbe chiesto chi era quel bambino… Sua moglie gli avrebbe chiesto come era successo riguardo allo scrigno…
Ma prima o poi, tutto si sarebbe risolto e compreso… forse dopo una bella nuotata.
La scialuppa prese una seppia, e si ritrovò a imbarcare acqua.
Velocemente, scese giù e con un secchio prese a ributtarla via… ma dopo appena due secchiate, si distrasse: all’orizzonte, un altro verde baleno, e la nave dell’Oltretomba scomparve, per poi lasciarfe completa visuale a un’altra nave.
Una nave dalle vele nere, con una ciurma di dannati e un capitano talmetne tale che anche l’Inferno l’aveva risputato.
La Perla Nera.
Vedeva allontanarsi 2 capitoli della sua vita cosi, e si limitò a fare un saluto da pirata.
E vedendo che oramai era tardi provare a buttare l’acqua via, tornò su quel ramo dove prima osservava Elizabeth, impaziente di arrivare a quel piccolo molo di legno, e mettere piede con la scialuppa completamente piena d’acqua fino alla vela.
Ma poi, ritrovare l’amore per dieci anni mancato, e trovarne di nuovi… “Lizze…” si baciarono “Quanto mi sei mancata!” si ribaciarono
Poi notò quel nano “Chi è questo bambino?”
”OH… Lui è… nostro figlio! Si chiama Weatherby, ma tutti a casa lo chiamano With!”
”MIO…? With… ora starai sia con mia madre…. Che con tuo padre, per sempre!”
E mentre vecchi amori ritrovavano giustizia, sulla Perla Nera, nuove avventure cominciavano…
”Mastro Gibbs?” chiamò il capitano “Abbiamo una rotta!” disse, con la bussola in mano
”Cosa? Nemmeno qualche giorno di riposo a Tortuga?” si lamentò lui
”Gibbs, Gibbs… Anche stavolta c’è un tesoro che può darci l’Immortalità!” ribatté Jack
”Cosa?” Ma quale…?” chiese curioso Gibbs
”Guarda” disse, sbattendo sul naso la pergamena datagli da Leech “L’Arca dell’Allenza!”
FINE
Finita!!
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